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PAOLO VERONESE - ELEGIA BREVE




Paul Heyse , Skizzenbuch, Limonaia a Toscolano, ormai scomparsa



Come templi di un Iddio che riscopro pagano

le colonne erette ai cieli, rovine che incensarono i limoni…

È qui che ascolto i venti lacustri salmodiare

sopra l'onda che si spappola in maceria verde e marcia,

da qui si gustano parole nuove, scritte sull'olfatto

ripetute dallo scampanio di pennoni e legni,

strozzate quasi nella gola che respira

un novembre precoce e ferale,

di cipressi a sentinella di monti e cimiteri.

Qui sento che la cenere sono io, e quell'agro

sapore della bocca non è presagio di estinzione,

non paura di non essere ma una vaga sapienza di consistere

in un tempo lontano e mai finito, una lieve erosione sulla pietra e sulla pelle.

Ecco che ridivento la rovina che sussurra

al miracolo insensato della Presenza.



fine ott ‘22

CULTURA

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